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Intervista a Roberto Formia

Head of Digital and Innovation Milan Area | Banca Sella

 

a cura di Carlo La Rosa | Research Manager CeTIF

D: Quali pensi siano gli stimoli che stanno spingendo oggigiorno le banche a modificare il modo in cui propongono i loro servizi e interagiscono con i clienti?

 

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una digital transformation della modalità di interazione ed ingaggio tra banche e clienti. Tra i principali driver riconosciamo sicuramente l’ingresso di nuovi progetti/servizi fully digital offerti da startup, ed i nuovi servizi FinTech. Questi prodotti stanno dimostrando come digitalizzazione e semplificazione dei processi possano andare ad integrare, migliorare e far evolvere l’approccio bancario a cui siamo abituati a pensare, un processo che questi ultimi mesi caratterizzati dalla pandemia di COvid-19 hanno contribuito a velocizzare.

 

D: Quali sfide e opportunità vedi all’interno di questa nuova visione open appena descritta?

 

Il gruppo Sella ha una visione ben chiara: i nuovi driver di cambiamento devono non solo poter collaborare con il business tradizionale ma garantirne un’evoluzione.

 

Mi piace associare la visione “open” alla parola coopetition ed al concetto di piattaforma. Coopetizione, competizione collaborativa tra diversi soggetti che operano nello stesso settore, permette di aprirsi a nuove opportunità, di approcciare il mercato sfruttando le sinergie trasversali che tali partnership possono generare. Parliamo dell’evoluzione di servizi tradizionali, della creazione di nuovi prodotti, dello sviluppo di nuovi mercati, ecc. Piattaforma è invece da intendersi come lo strumento digitale, altamente fruibile e facilmente accessibile, per informarsi, scegliere ed usufruire di servizi e prodotti.

 

D: Rispetto alle banche che stanno perseguendo approcci chiusi di innovazione, quali sfide potete osservare o state affrontando e come pensate di rispondere?

 

L’approccio “open” scelto dal gruppo Sella vuole essere predisposto ed attento ai cambiamenti; Innovazione e trasformazione digitale, nuovi modelli organizzativi “agile” non rappresentano solo alcuni tra gli obbiettivi, ma anche una sfida per poter garantire risposte alle nuove esigenze del mercato.

 

Questo si declina ad esempio nel mondo bancario con la trasformazione a cui stiamo assistendo degli sportelli bancari, o al concetto piattaforma finanziaria che eroga servizi. Siamo partiti molti anni fa scegliendo di internalizzare tutta la struttura IT, scelta che si è rivelata vincente nel corso del tempo, e che ci ha permesso di acquisire conoscenze ed autonomia operativa. Tra le ultime sfide troviamo Fabrick (società del Gruppo Sella) e principale piattaforma di open banking italiana che eroga servizi FinTech sviluppati dal Gruppo e da soggetti terzi.

 

D: Qual è il ruolo all’interno della banca di una figura analoga alla tua, che individua nel digital uno dei pilastri fondamentali per poter fare innovation?

 

Il ruolo che ricopro in Banca Sella, originariamente associato al mondo dei sistemi di pagamento elettronici, viene definito di responsabile dell’economia digitale. In questi ultimi anni, di pari passo con l’innovazione e l’evoluzione digitale, questa figura è diventata di riferimento nell’ambito dei digital payments, per i modelli di omnicanalità, e nel mondo dell’Open Banking. Le competenze ricoperte in questi settori si sono dimostrate fondamentali e strategiche per supportare al meglio i nostri clienti anche durante l’attuale emergenza COVID, fornendo soluzioni di pagamento digitali che hanno permesso alle aziende di continuare ad essere operative.

 

La mia figura ricopre inoltre il ruolo di osservatore privilegiato sul mondo delle Start Up e di quelle iniziative volte all’innovazione, promuovendo e facilitando la formazione di reti di relazioni e contatti che danno vita ad un ecosistema virtuoso.

 

D: L’ultima domanda riguarda il comitato dello Steering Commitee del FinTech Lighthouse HUB del quale fai parte. Quale valore aggiunto può portare, o sta già dando, un comitato promosso da un’università?

 

Sicuramente il ruolo primario è quello di un osservatorio sul campo, capace di raccogliere ed analizzare i segnali che arrivano dal tessuto bancario e fintech italiano. Mi auguro inoltre che possa essere anche un valido generatore di sinergie, condivisione di best practice, e di collaborazioni con realtà diverse, capace di mantenere uno sguardo attento verso le costanti evoluzioni a cui stiamo assistendo